Pensieri e parole passeggiando lungo la Martesana e l'Adda di un cinquantenne o poco più. . . . .
mercoledì 20 maggio 2015
Corsi e ricorsi di P.C.
CORSI E RICORSI DI PC
Per poter incominciare,
il corso base hai da fare,
ore e ore ad ascoltare
quello che devi imparare.
Poi l’esame a domandine,
una lista di freccine:
questo giusto e questo no,
questa prima e questa dopo.
Alla fine un attestato,
e sei un arruolato.
Dopo, se ti vuoi specializzare,
sempre a scuola devi andare,
ore e ore di teoria,
con la pratica per via.
Motoseghe, AIB, idrogeologico,
GPS col cinofilo,
grandi rischi e capo squadra. . .
perché al fine tutto quadra. . . .
Ce n’è per tutti i gusti,
tutti quanti seri e giusti
per finire il progetto Scuola,
a contorno dell’aiuola.
Ma, il corso più importante,
quello ch’è determinante
per formare il volontario,
perché resti sul binario,
è l’addestramento del CUORE,
Non s’impara in poche ore,
non ha solo un docente,
da scrivere non c’è niente.
Ci si addestra da bambino,
e si cresce pian pianino,
con altruismo e dedizione,
questa è la sola lezione:
veramente straordinario
fare il Volontario.
Francesco 13/5/15
lunedì 16 marzo 2015
BERTO
Ho perso un amico,
proprio venerdì,
a inizio primavera.
E’ partito, da solo,
senza quasi salutare.
Era un po’ che ci pensava,
da quando, per forza,
era rimasto a casa,
senza saper più che fare.
Si annoiava, ne sono sicuro,
dopo tanti anni di lavoro,
duro, fatto bene, con cura,
adesso si sentiva inutile.
E allora, con la borsa dei ferri,
s’è deciso.
Ha preso quell’ultimo treno,
quello che, per tutti, ferma solo una volta.
Berto, ora, è già lassù,
sapeva che c’era bisogno di lui,
della sua arte, della sua lena,
s’è rimboccato le maniche e ora lavora.
Sempre presente dove c’era bisogno,
disponibile per tutti, adesso è là.
Ciao amico mio, mi manchi,
come solo un vero amico può mancare.
Francesco e Gabriella
13/3/215
lunedì 2 marzo 2015
PRIMAVERA
PRIMAVERA
Era inverno ieri sera,
oggi è quasi primavera!
Ieri, piante tutte spoglie,
oggi sono verdi foglie
Con l’aria dolce che accarezza,
com’è lieve questa brezza,
presto fioriran le viole,
sotto ai raggi di un bel sole.
Di colori meraviglia,
tra gli insetti parapiglia,
gli uccelli fanno il coro,
sono beati pure loro.
Finalmente è ritornata
la stagione sì agognata !
passata è la Candelora,
dall’inverno ormai siamo fora!
Anche l’uomo e la compagna,
sono pronti a far cuccagna,
con quel certo pizzicorino,
che li prende, lì vicino.
Forza, allora, tutti insieme,
facciamo rifiorire il seme,
sia del frutto che del fiore,
quello nato dall’amore.
Francesco, 27/02/2015
martedì 24 febbraio 2015
Calma
Calma
Tra le mie braccia,
come ti culla l’onda,
i serici capelli,
m’accarezzano il viso.
Sorridi e scogli bianchi,
riflettono i tuoi occhi.
Profumo d’amore,
come salsedine,
mi riempie.
Passione forte,
come marea,
inarrestabile,
ci ha presi.
Ora, mentre il cielo,
rosa si spegne,
la calma,
finalmente,
è nostra.
Francesco 24/2/15
martedì 10 febbraio 2015
E ANCORA SCENDE LA NEVE
E ancora scende la neve:
Nonostante la strage di Parigi,
i morti in Ucraina.
e ancora scende la neve:
tra le fiamme della gabbia infame,
sui corpi monchi e le madri affrante
e ancora scende la neve:
in questo mondo infame,
su questi mostri indegni,
e ancora scende la neve:
tra chi patisce la fame,
per chi non sa dove andare,
e ancora scende la neve:
su chi non ha da lavorare,
ha dei figli da sfamare,
degli ammalati da curare.
Scenda la neve e copra,
con manto pietoso,
queste miserie inumane.
Francesco 05/02/2015
BERLIN
Antifaschisticher Schutzwall
Jene Mauer,
ein Schlund der Rechtmäßigkeit,
ein Raub der Freiheit,
ein Gebilde aus Zement und Blut.
Nun liegt sie blutlos da,
eine überschreitbare Grenze,
eine einfache Brücke
zur Freiheit.
Einhundertundsiebenunddreißig,
nur die, die man uns nannte,
liegen reglos in
ihrer Sehnsucht nach Freiheit.
Berliner Mauer,
du bleibst nur der Schrecken
meiner Brüder,
in ihrem Streben nach Freiheit.
Zum Himmel steigen
achttausend Herzen
im strahlenden Licht
der heiligen Freiheit !!
Francesco,
9/11/1989 > 9/11/2014
BELVA
BELVA (attentati di Parigi gennaio 2015)
Scorre insieme al sangue la pura pazzia,
lasciandoti esangue, pura follia.
Chi rimane, guarda e non vede,
osserva inane, non crede.
Come può, se uomo è come lo sono io, uccidere,
in nome di un Dio, qualunque, in cui credere.
Se quel Dio, comunque si chiami, ovunque sia,
invita al solo amore puro e così sia !
Essere, né uomo né bestia, ma belva,
risponderai a Colui che dici di seguire,
quando dovrai spiegare il tuo agire,
e allora capirai cosa vuol dire amare!
Francesco 15/1/15
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