lunedì 16 marzo 2015

BERTO

Ho perso un amico, proprio venerdì, a inizio primavera. E’ partito, da solo, senza quasi salutare. Era un po’ che ci pensava, da quando, per forza, era rimasto a casa, senza saper più che fare. Si annoiava, ne sono sicuro, dopo tanti anni di lavoro, duro, fatto bene, con cura, adesso si sentiva inutile. E allora, con la borsa dei ferri, s’è deciso. Ha preso quell’ultimo treno, quello che, per tutti, ferma solo una volta. Berto, ora, è già lassù, sapeva che c’era bisogno di lui, della sua arte, della sua lena, s’è rimboccato le maniche e ora lavora. Sempre presente dove c’era bisogno, disponibile per tutti, adesso è là. Ciao amico mio, mi manchi, come solo un vero amico può mancare. Francesco e Gabriella 13/3/215

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