Pensieri e parole passeggiando lungo la Martesana e l'Adda di un cinquantenne o poco più. . . . .
giovedì 6 febbraio 2014
TENEREZZA INFINITA
TENEREZZA INFINITA
Tenerezza infinita,
sentire il tuo pelo tra le dita,
accarezzarti la testa,
mentre la tua coda fa festa.
Per farti felice basta poco,
una carezza, una palla, un gioco.
Ricambi con dedizione e amore,
pronto a dare il tuo cuore.
Per nutrirti, basterebbero gli avanzi,
sempre, insieme a noi, tu pranzi.
Ma invece ti devi abituare,
per il tuo bene, le crocchette a mangiare.
Parlare di te come d’un amico,
ascolta bene ciò che ti dico,
è a dir poco riduttivo,
da quello che ho scritto è intuitivo.
Se fedele può essere un legame,
lo è certamente tra uomo e cane.
Serrato sino alla morte,
così tenero e così forte.
Chi tradisce non sei mai tu,
lo fa l’uomo e non ci pensa più;
un comportamento infame,
quello d’abbandonare un cane.
Perché perdere così un amico,
qui lo giuro e qui lo dico,
è come rinunciare alla vita,
da Dio donataci e tanto ambita!
Francesco 6/2/14
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