lunedì 23 aprile 2012

Bianca e Ginevra


C’era una volta una bella bambina dai capelli così biondi che sembravano un campo di grano nel mese di luglio.

Si chiamava Bianca e, all’epoca della nostra storia, aveva compiuto 7 anni.

Era una bambina solare, ubbidiente, brava a scuola, proprio la gioia di suo papà Andrea e di sua mamma Caterina.

Frequentava danza, andava a cavallo, amava gli animali ed aveva una piccola tartaruga di nome Ninì che aveva raccolto orfanella appena nata in Sardegna e che aveva dato in adozione a sua zia Gabriella.

                                              

Ogni tanto andava a trovare la zia Gabriella che abitava in una graziosa casetta con un grande giardino. Le piaceva molto zia Gabriella perché amava gli animali quanto lei, aveva un cane di nome Totò, una micina di nome Miou Miou e, come dicevo prima, la sua piccola tartaruga Ninì.

Ogni volta che andava da zia Gabriella, Bianca faceva lunghe passeggiate in campagna con lei e con Totò.

Tutto sembrava andare per il meglio ma Bianca aveva un grande desiderio da quando, ancora piccola, sognava una sorellina per poter giocare e crescere insieme.

Aveva chiesto più volte alla sua mamma e al suo papà di regalarle una sorellina ma non era stato possibile perché in quegli anni tante cose stavano accadendo e la mamma e il papà di Bianca non potevano subito accontentare la loro bambina.

Il nonno Franco non era stato bene e aveva dovuto essere operato, la nonna Mimma aveva avuto anche lei una brutta malattia che aveva richiesto lungo tempo per guarire.

Finalmente, quando ormai Bianca non ci sperava proprio più, la mamma Caterina il giorno di Natale del 2007 le diede la bella notizia. Finalmente avrebbe avuto una sorellina tutta per sé.

Bianca non stava più nella pelle, ogni giorno chiedeva alla mamma quando sarebbe nata la sorellina, iniziava a fare tutti i preparativi nella sua stanzetta per accoglierla: metteva a posto i giocattoli, in ordine tutti i suoi libri, faceva spazio per il lettino della sorellina.


                                              

Insomma, giorno per giorno, Bianca si preparava al grande evento. E, finalmente, quel giorno arrivò.
Bianca insieme al papà Andrea accompagnò la mamma in Ospedale dove sarebbe nata Ginevra (questo il nome scelto per la sua sorellina).

Quando Ginevrà vide la luce Bianca si illuminò di gioia, correva dalla mamma alla culla e dalla culla alla mamma, non vedeva l’ora di far conoscere la sua sorellina ai nonni, agli zii a tutti gli amici.


                                              

Adesso Bianca aiuta la sua mamma a crescere Ginevra, l’aiuta a preparare la culla, la pappa, a cambiare la sua sorellina. E’ felice Bianca e non vede l’ora che Ginevra inizi a parlare e a camminare per poter giocare con lei. Oh, non è che adesso non ci giochi, ma Ginevra è talmente piccola che Bianca si sente come una seconda mamma.

Che bello avere una sorellina, poter crescere con lei e condividere l’amore di mamma e papà e l’affetto dei nonni e degli zii.

Bianca è veramente felice e non ha ancora deciso se chiedere a mamma e papà anche un fratellino ma, un domani, chissà. . . . .

E vissero tutti felici e contenti,

larga è la foglia, stretta è la via dite la vostra che ho detto la mia.

Prozio Francesco.

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