ZI-ZI’
(a zia Pasqualina)
Son tornato, dopo tanti anni
in questi luoghi che ho conosciuto
da bambino.
Dove mio padre è nato, dove tutto ha avuto
inizio, dove tu hai vissuto.
Crudele la vita che divide i destini,
rimangono i ricordi di giorni felici.
Tu, Zi-Zi, fai parte di questi ricordi
e oggi, in questa casa che profuma di tempi felici,
ti rivedo affacciata a chiamarmi.
Io e Andrea, monelli in mezzo alla campagna,
correvamo subito da te perché eri la nostra chioccia.
Ti prendevo in giro, zia Pasqualina, perché,
quando venivi a Milano, ti stupivi per ciò che vedevi di nuovo:
lo zemaforo, la borza, la micretta
ed io, stupido presuntuoso, che cercavo di correggerti.
Solo oggi, zia cara, mi sono reso conto che era impossibile
Correggere un’anima pura.
Un bacio
Francesco De Gaetano
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