lunedì 23 aprile 2012

Giovannina  7 maggio 2009


Dolci ricordi affiorano di quando,
bambino, mi ospitavi nella tua casa delle meraviglie.
La badia dove facevi lievitare il pane e il profumo che
inondava la casa quando lo toglievi dal forno.
Il latte appena munto e ancora caldo,
bianchissimo e schiumoso
che lasciava traccia sulle mie avide labbra.

Gli animali, la mucca e le galline, per me giocattoli viventi, a
cui accudivi con infinito amore.
Maddalena Carmela  e Anna, scarmigliate zingarelle che, giocando
con me, mi svelavano i mille segreti della campagna.
Lo zio Carlo che faticava nei campi con la pelle cotta dal sole.
E tu, zia adorata che dall’alba ti districavi tra mille lavori ma
sempre col sorriso sulle labbra.

Fanciullo felice con voi per quei pochi giorni gai,
mi ritrovo, ora, maturo, a piangerti.
Anche tu te ne sei andata, ultima sorella di mio padre,
stanca hai chiuso gli occhi e ti sei addormentata all’alba di oggi.
Quanta tristezza provo, cara zia, per non averti potuto rivedere,
abbracciarti e baciarti per l’ultima volta.
Mi rimangono i ricordi di tanti anni fa, la tua mitezza e il tuo candore.

Dove sei ora, sono sicuro, ritroverai tutti quelli che ti hanno preceduto e
sarai, per sempre, felice.

Addio, zia cara, anzi arrivederci.


Francesco maggio 2009

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