giovedì 26 aprile 2012

Incidente

Che bella giornata di sole,
devo sistemare le aiuole,
quest’erba che sembra un mare,
mi tocca di corsa tagliare.

Così comincio il lavoro,
per dare al giardino un decoro.
Mi piace quando è tutto curato,
diventa un velluto il mio prato.

Dai su devo fare in fretta,
forza via questa erbetta,
comincio pian piano a tagliare
ma poi, all’improvviso: CHE MALE!

Cado di colpo e, come falciato,
mi trovo disteso sul prato.
Il dolore si fa lancinante,
ahimè ho il piede fluttuante.

Si insinua profondo il dolore,
il mio viso cambia colore,
mi invade prepotente il male,
presto di corsa all’ Ospedale!

Comincia così un travaglio,
al Pronto Soccorso,senza un bagaglio,
di corsa mi fanno la lastra,
poi il gesso, una benda e  non basta.

Lunedì devo tornare,
dovrò farmi proprio operare.
Coraggio Francesco, sii forte,
di certo non vai alla morte.

Adesso che tutto è passato,
che ormai sono ben rilassato,
riprendo la vita di prima,
così per crear qualche rima.

Ci vuole davvero un gran cuore
a scherzare su tanto dolore.
A voi un grazie infinito
per avermi sino a qui assistito.

Un sentimento ancor più forte mi coglie,
se penso al travaglio di mia moglie,
poverina quant’era disperata,
mai come ora l’ho amata.

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