lunedì 23 aprile 2012

La raccolta delle olive

L’estate passata produce i suoi frutti,
succosi, dolci anche se brutti.
Rimane il novembre brumoso e tenace,
quando la natura dorme e tace.

Soltanto un frutto ritorna ogni anno,
prezioso, assai raro che cura il malanno.
Proprio in novembre matura a puntino,
per far felice il contadino.

Conosco una tale in quel di Toscana,
che sta lavorando da una settimana.
Passeggia felice e giuliva,
nell’orto a raccoglier l’oliva.

E’ duro e faticoso questo lavoro,
ma rende assai meglio dell’oro.
Si stanca l’amica tutto il giorno china,
riempie più volte la propria borsina.

Del frutto verde oppure nero,
che cheto racchiude il proprio mistero.
Si coglie, si netta e poi lo si spreme e raffina
e il nettare dorato è più buono di prima.

Ci condisci la pasta e poi l’insalata,
sul pane col sale è la migliore mangiata.
Assai ricco, se puro, emana un profumo,
che pasce le nari proprio d’ognuno.

Succo d’olive, succo d’amore,
di terra, di sole, che prende il cuore.
E brava la Milvia che ancora raccoglie,
che lo beve, lo mangia e si toglie le voglie.

Francesco  29/10/2010

2 commenti:

  1. grazie!
    In bocca al lupo per il tuo blog!
    Verrò spesso a leggerti, tanta felicità a te amico mio!

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  2. quest'anno non ci sono olive da raccogliere, è una brutta annata, mi consolo pensando che non faticherò, ciao poeta dell'Adda!

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